Team building del cuore

Perché un team building?
Ma soprattutto, perché un «team building del cuore»?

Questa è la principale domanda che ci verrebbe fatta come incipit di una tradizionale intervista. Ed ecco quindi, quasi a rispondere a questa domanda, il racconto di cosa ci ha portato a fare un team building del cuore mercoledì 11 luglio 2018.

Sicuramente in pochi sapranno che ad inizio anno 2018 in Leroy Merlin si è costituito un nuovo team di lavoro IT. Il team vede mischiati, dipendenti Leroy Merlin e Consulenti di società fornitrici storiche che avevano collaborato poco o nulla tra loro prima di questo evento. Ognuno con il suo ruolo e le sue capacità da mettere a fattor comune e ognuno con le sue abitudini lavorative, i suoi amici, i suoi «non amici» e tutto il corredo che normalmente si scatena nelle classiche dinamiche di convivenza lavorativa.

È così nata un’esigenza, e forse anche un obiettivo: aiutare questo nuovo team a dimenticare il passato, a superare le barriere psicologiche, a ripartire creando nuove abitudini lavorative con vecchi e nuovi compagni di avventura, con più amici, e perché no, anche meno «non amici» di prima.

Per raggiungere l’obiettivo il modo migliore non poteva essere che organizzare un team building. Un team building che ci permettesse di uscire dal nostro ambito di confidenza e ci permettesse di creare relazioni, di costruire qualcosa assieme, ma soprattutto, di conoscerci anche per come siamo fuori dal vestito di lavoro. E se fossimo riusciti anche a fare team building che ci permettesse di investire questo tempo a fare qualcosa per gli altri? Beh, la risposta è stata velocissima, SUPER!

Un’idea nata da una best practice aziendale, che ci permette di dedicare una piccola parte del nostro tempo lavorativo a dare una mano a chi ne ha più bisogno andando nelle associazioni senza scopro di lucro a portare il nostro aiuto con attività di bricolage, poteva permetterci di cogliere due piccioni con una fava. Perché non fare un «team building del cuore» con l’aiuto dell’Associazione Bricolage del Cuore? E così abbiamo iniziato il nostro viaggio verso la giornata di team building per aiutare l’Associazione ARCA, la Protezione Civile e la CARITAS ad aprire il «Social Market» di Rozzano, in grado di aiutare 400 famiglie bisognose a fare la spesa. Insieme  all’Associazione Bricolage del Cuore abbiamo recuperato il materiale necessario e abbiamo cominciato ad organizzare il lavoro.

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Divisi per team, rigorosamente misti per mettere in contatto le persone, una board agile che permettesse di inserire le attività ed avanzarle, un colore per ogni team per valutare a colpo d’occhio lo stato di avanzamento delle attività… Il tutto all’insegna del grido SCRUM [1] power!  L’ 11 luglio ecco che eravamo tutti pronti ai box di partenza carichi e organizzati…

team building del cuore 02

Ma che bella sorpresa ! Le persone hanno iniziato ad uscire dagli schemi lavorare assieme ed aiutarsi, tutti motivati e tutti volenterosi di dare una mano. La nostra pianificazione era stata scardinata ma il risultato era bellissimo. Tutti lavoravano, tutti si aiutavano indipendentemente da ruolo, grado, squadra di appartenenza, colore dei bigliettini da avanzare, simpatia ed antipatia, passando da una stanza all’altra in base a dove c’era più bisogno e mettendo a fattor comune conoscenze e voglia di fare.

Il bisogno del «Social Market» era stuccare e ridipingere un appartamento di 4 stanze e la facciata. Sapevamo in partenza che sarebbe stato molto difficile riuscire a fare tutto in una giornata (la foto ben rappresenta lo stato dell’immobile), ma siamo andati via felici e contenti alla fine della giornata convinti, di aver dato il massimo e di aver fatto più di quello che ci aspettavamo di riuscire a fare in una giornata.

Avevamo stuccato e ridipinto di bianco 3 delle 4 stanze oltre che stuccato e scrostato dalla ruggine la facciata, non male per dei nerd!

In conclusione, direbbe ancora un intervistatore, qual è per voi il risultato della giornata, cosa vi siete portati a casa ?

È stata una bella giornata per tutti! Passata in compagnia ed allegria, dove si è costruito qualcosa lavorando tutti assieme per un obiettivo comune volto ad aiutare il prossimo. Una giornata che tutti vorremmo rifare prima e non tanto poi!

C’è un aneddoto simpatico della giornata che vorreste raccontare?

Certamente sì! Il carpentiere che da lontano prima ci ha osservato mentre cercavamo di stuccare la facciata con la malta e poi, per compassione, è venuto ad insegnarci qualche rudimento del mestiere perché cit«non posso più vedervi lavorare così, mi fate un po’ pena». Un aneddoto che ha anche una morale intrinseca: improvvisarsi nel mestiere di un altro, soprattutto se molto tecnico, può non essere una buona idea a meno che non ci sia un esperto che ti aiuta e ti spiega cosa fare.

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Ringraziamo le persone della Protezione Civile che ci hanno calorosamente accolto e supportato, ma anche i signori del bar accanto ed i vecchietti che passavano di lì per caso, che hanno fatto il tifo per noi durante tutta la giornata !

A presto!

Team Digital Marketing Tech Leroy Merlin Italia


[1] Tecnica nata nell’ambito dello sviluppo software con il metodo Agile, lo Scrum è estremamente semplice e potente per pianificare e consuntivare un ufficio o un gruppo di lavoro di qualsiasi dimensione e qualsiasi tipologia. Strumento visuale, condiviso ed estremamente flessibile, permette con facilità di visualizzare il carico di lavoro proprio e dei colleghi, di gestire in modo semplice emergenze, attività non pianificate e disturbi di varia natura. Si basa sul concetto di “capacità finita”, ossia sull’accettazione che il carico di lavoro gestibile dalle persone ha un tetto massimo, oggettivo e non superabile perché nel caso genererebbe

Bricolage del Cuore a Baranzate

E anche quest’anno si è concluso con tanto successo uno dei progetti del nostro Bricolage del Cuore

Ci troviamo sul territorio di Baranzate, un piccolo paese alle porte di Milano con la particolarità di essere il Paese più multietnico di Italia.

Il contesto in cui si trovano gli abitanti di Baranzate, come si può immaginare, è molto difficile e condizionato ogni giorno dalle problematiche legate alla convivenza di parecchie etnie in condizioni non sempre dignitose.

Il problema più grande è proprio l’integrazione.

La società sportiva del paese, L’associazione BARANZATESE CALCIO, in maniera autonoma e spontanea, aiuta i bambini del paese, ad integrarsi con il resto della comunità, semplicemente permettendogli di frequentare la struttura e di allenarsi e far parte di una squadra, gratuitamente o quasi, Vengono seguiti dagli istruttori e dove se ne presenta la necessità, anche da assistenti sociali.

In questo modo gli viene insegnato il significato di solidarietà e sostegno, stringendo rapporti con tutti gli altri bambini e genitori.

E qui entriamo in gioco noi…

Ho voluto proporre questo progetto per dare una mano concreta a pulire e imbiancare gli ambienti utilizzati dai bambini ovvero gli spogliatoi. Considerando che l’Associazione non riceve alcun sostegno economico, ho pensato che Leroy Merlin avrebbe potuto aiutare questi bambini dando loro una “seconda casa” più bella!

Il Bricolage si è svolto nel mese di luglio su 5 giorni lavorativi e l’esperienza è stata bellissima!

Abbiamo pulito e imbiancato 4 spogliatoi compresi i bagni e i locali docce.

È stato bello lavorare e pensare allo stupore dei bambini nel vedere i loro nuovi spogliatoi.

Colgo l’occasione per ringraziare tutti i colleghi che hanno scelto di partecipare a questo progetto. Siamo stati una grande squadra e abbiamo lavorato tutti insieme per regalare a questi bambini un sorriso. Tutto questo è stata la dimostrazione di quanto si può fare per far star meglio chi è meno fortunato di noi!

 

Il Balzo, la nostra esperienza di Bricolage del Cuore

Di Camilla Emanuela Pedrazzini Testona e Simona Orilia, Leroy Merlin Italia


Come descrivere il Bricolage del Cuore a chi non è di Leroy Merlin?
Come sintetizzare le emozioni della nostra giornata dedicata al volontariato?
La mezza giornata al Balzo la racconterei così: una bella mattina di giugno, finalmente con un sole convinto, insieme ad alcune care colleghe entriamo in una casa dove ci accolgono e ci raccontano la scelta di offrire una casa ad alcuni “ragazzi”. Valentina, la responsabile della Comunità,  sorride chiamandoli  “ragazzi” anche se hanno 40 anni… L’immagine che ci troviamo davanti è quella di persone che tornano a casa e trovano un ambiente accogliente, luminoso, un bel tavolo dove poter condividere pranzi e cene in allegria,  scambiandosi racconti ed esperienze, un balcone dove organizzare un barbecue o dove sedersi semplicemente per chiacchierare. Non ci troviamo semplicemente davanti a delle stanze: è qualcosa di più. È un luogo di vita e di storie.
Ed è questo che abbiamo potuto fare: contribuire a realizzare questo luogo di vita. Ed è forse la cosa più importante: essere a nostro modo partecipi di questa idea e di questa immagine.

Una casa per una piena autonomia

Il CAM ha ideato un progetto di alloggio temporaneo per giovani lavoratori che hanno terminato l’esperienza di ospitalità in famiglia  (Bed & Breakfast Protetto), in comunità d’accoglienza o in affido, ma che incontrano difficoltà a realizzare l’obiettivo finale di una piena autonomia.  Si tratta di giovani che non solo si scontrano con le difficili condizioni del  mercato del lavoro dovute alla crisi economica degli ultimi anni ma che, a causa delle loro particolari condizioni di fragilità, necessitano di un ulteriore accompagnamento.

Per questo motivo il CAM ritiene necessario offrire loro un alloggio “semiprotetto” dove i ragazzi, a fronte di un affitto simbolico e della copertura delle spese correnti (utenze acqua, gas, luce) e sotto la supervisione di un educatore e della équipe multidisciplinare (psicologa, assistente sociale, mediatrice e volontaria), possono sperimentare, per un periodo massimo di due anni, la gestione di una casa in tutti i suoi aspetti: convivenza con i coetanei, organizzazione, pulizia, gestione entrate e uscite, consolidando nel frattempo la loro situazione lavorativa e creando un risparmio per far fronte successivamente all’affitto di una casa a prezzi di mercato.

Il CAM è stato aiutato nella realizzazione di questo progetto da Ferrovie Nord che ha assegnato in comodato d’uso gratuito una stazione ferroviaria dismessa di una zona periferica di Milano. L’edificio, adeguatamente ristrutturato, è stato trasformato in un appartamento abitabile, idoneo per l’ospitalità di 4 ragazzi.

L’intervento dei Volontari Bricolage del Cuore permetterà la sistemazione dell’area esterna e del piano terra che il CAM utilizzerà come sala riunioni e laboratorio.