Bricolage del Cuore 2018… Un battito continuo!

Di Denise Morante, Amministrazione Leroy Merlin Italia


Come spesso accade, tutto inizia per caso! Rosella Ghiosso stava navigando su Internet per cercare una struttura nella quale poter fare del volontariato, approfittando della sua esperienza di insegnante in materie linguistiche nelle scuole superiori, desiderava mettere a disposizione un po’ del suo tempo libero per chi ne aveva bisogno. Il risultato della ricerca le propone la Cooperativa Martinengo, una struttura che si trova proprio nel quartiere in cui vive, gestita da Suore di Ordinamento cattolico che accoglie bambini/ragazzi che vivono situazioni famigliari disagiate e che hanno difficoltà proprio nell’ambito scolastico. Quando Rosella incontra Suor Cristina, la Madre Superiore, è simpatia a prima vista: sono entrambe torinesi, scoprono di aver studiato nella stessa università più o meno nello stesso periodo e, soprattutto, sono Clienti di Leroy Merlin dove acquistano tutto ciò che occorre per insegnare ai ragazzi qualche lavoretto da fare nel tempo libero dallo studio.

Nasce così una collaborazione proattiva che ci ha portati tutti a scoprire che cos’è la “Casa di Sam” (nome ispirato al film “Il Signore degli Anelli”): una struttura in cui i ragazzi si ritrovano a studiare, a fare i compiti assistiti da volontari, a consumare i pasti e qualche volta a svagarsi con i giochi. La struttura è spaziosa ed accogliente ma i colori sono un po’ sbiaditi: anno bisogno di un nuovo look… Così eccoci entrare in azione con un bellissimo progetto BRICOLAGE DEL CUORE!

Ogni mattina veniamo accolti in cucina da Suor Silvia, che ci offre la colazione e ci racconta come funziona la Casa di Sam. Incoraggiati dall’entusiasmo e dalla sua forza d’animo, indossiamo gli abiti da lavoro, inforchiamo le “armi” e iniziamo a dar vita alle quattro pareti dello stanzone adibito allo studio. Abbiamo usato quattro colori diversi che col riflesso del sole cambiano tonalità dando nuova luce alla stanza della tortura (gli odiati compiti !)…

Arriva l’ora di pranzo ed è piacevolissimo scambiare quattro chiacchiere fra colleghi ma anche sentire le tante storie di successi e soddisfazioni che le suore ci raccontano con entusiasmo e che ci invogliano a riprendere il lavoro del pomeriggio ancora con più carico e con il desiderio di rendere il tutto ancor più bello! Vogliamo che anche il nostro intervento sia un successo e che resti un bel segno di Leroy Merlin di cui far parlare nel tempo! Prendiamo d’assalto l’ingresso ingrigito dal tempo e dal passaggio dei ragazzi, isoliamo pavimento, prese elettriche e porta d’ingresso e rendiamo tutto di nuovo bianco, così da sembrare ancora più accogliente l’entrata. E’ stata sistemata anche una parete, che precedentemente aveva ceduto in alcuni punti e rendeva l’habitat un po’ in disordine.

La “Casa di Sam” ogni giorno attende i ragazzi una volta terminato il loro dovere scolastico, quando sono affamati – stanchi e svogliati. Le Suore all’interno ed i volontari del quartiere ci mettono davvero il CUORE nel prendersi cura dei loro progressi e nel far sentire i ragazzi come una famiglia. Con affetto e costanza li aiutano nei compiti, nelle scelte scolastiche, nello sport, combattendo con i pregiudizi, con la burocrazia e con l’ingiustizia .

Il nostro intento è stato di rendere evidente la differenza dei colori (opportunità) della Casa e i colori (…) della strada!

Un po’ stanchi ma enormemente soddisfatti rientriamo a casa e raccontiamo ai nostri cari la fortuna che abbiamo avuto… quanto la beneficenza ripaghi, annullando anche la stanchezza… a parte l’acido lattico che dallo sforzo inusuale entra in azione e non ci dà tregua per qualche giorno!

“Solidarietà… è l’unico investimento che non fallisce mai!”

Team building del cuore

Perché un team building?
Ma soprattutto, perché un «team building del cuore»?

Questa è la principale domanda che ci verrebbe fatta come incipit di una tradizionale intervista. Ed ecco quindi, quasi a rispondere a questa domanda, il racconto di cosa ci ha portato a fare un team building del cuore mercoledì 11 luglio 2018.

Sicuramente in pochi sapranno che ad inizio anno 2018 in Leroy Merlin si è costituito un nuovo team di lavoro IT. Il team vede mischiati, dipendenti Leroy Merlin e Consulenti di società fornitrici storiche che avevano collaborato poco o nulla tra loro prima di questo evento. Ognuno con il suo ruolo e le sue capacità da mettere a fattor comune e ognuno con le sue abitudini lavorative, i suoi amici, i suoi «non amici» e tutto il corredo che normalmente si scatena nelle classiche dinamiche di convivenza lavorativa.

È così nata un’esigenza, e forse anche un obiettivo: aiutare questo nuovo team a dimenticare il passato, a superare le barriere psicologiche, a ripartire creando nuove abitudini lavorative con vecchi e nuovi compagni di avventura, con più amici, e perché no, anche meno «non amici» di prima.

Per raggiungere l’obiettivo il modo migliore non poteva essere che organizzare un team building. Un team building che ci permettesse di uscire dal nostro ambito di confidenza e ci permettesse di creare relazioni, di costruire qualcosa assieme, ma soprattutto, di conoscerci anche per come siamo fuori dal vestito di lavoro. E se fossimo riusciti anche a fare team building che ci permettesse di investire questo tempo a fare qualcosa per gli altri? Beh, la risposta è stata velocissima, SUPER!

Un’idea nata da una best practice aziendale, che ci permette di dedicare una piccola parte del nostro tempo lavorativo a dare una mano a chi ne ha più bisogno andando nelle associazioni senza scopro di lucro a portare il nostro aiuto con attività di bricolage, poteva permetterci di cogliere due piccioni con una fava. Perché non fare un «team building del cuore» con l’aiuto dell’Associazione Bricolage del Cuore? E così abbiamo iniziato il nostro viaggio verso la giornata di team building per aiutare l’Associazione ARCA, la Protezione Civile e la CARITAS ad aprire il «Social Market» di Rozzano, in grado di aiutare 400 famiglie bisognose a fare la spesa. Insieme  all’Associazione Bricolage del Cuore abbiamo recuperato il materiale necessario e abbiamo cominciato ad organizzare il lavoro.

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Divisi per team, rigorosamente misti per mettere in contatto le persone, una board agile che permettesse di inserire le attività ed avanzarle, un colore per ogni team per valutare a colpo d’occhio lo stato di avanzamento delle attività… Il tutto all’insegna del grido SCRUM [1] power!  L’ 11 luglio ecco che eravamo tutti pronti ai box di partenza carichi e organizzati…

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Ma che bella sorpresa ! Le persone hanno iniziato ad uscire dagli schemi lavorare assieme ed aiutarsi, tutti motivati e tutti volenterosi di dare una mano. La nostra pianificazione era stata scardinata ma il risultato era bellissimo. Tutti lavoravano, tutti si aiutavano indipendentemente da ruolo, grado, squadra di appartenenza, colore dei bigliettini da avanzare, simpatia ed antipatia, passando da una stanza all’altra in base a dove c’era più bisogno e mettendo a fattor comune conoscenze e voglia di fare.

Il bisogno del «Social Market» era stuccare e ridipingere un appartamento di 4 stanze e la facciata. Sapevamo in partenza che sarebbe stato molto difficile riuscire a fare tutto in una giornata (la foto ben rappresenta lo stato dell’immobile), ma siamo andati via felici e contenti alla fine della giornata convinti, di aver dato il massimo e di aver fatto più di quello che ci aspettavamo di riuscire a fare in una giornata.

Avevamo stuccato e ridipinto di bianco 3 delle 4 stanze oltre che stuccato e scrostato dalla ruggine la facciata, non male per dei nerd!

In conclusione, direbbe ancora un intervistatore, qual è per voi il risultato della giornata, cosa vi siete portati a casa ?

È stata una bella giornata per tutti! Passata in compagnia ed allegria, dove si è costruito qualcosa lavorando tutti assieme per un obiettivo comune volto ad aiutare il prossimo. Una giornata che tutti vorremmo rifare prima e non tanto poi!

C’è un aneddoto simpatico della giornata che vorreste raccontare?

Certamente sì! Il carpentiere che da lontano prima ci ha osservato mentre cercavamo di stuccare la facciata con la malta e poi, per compassione, è venuto ad insegnarci qualche rudimento del mestiere perché cit«non posso più vedervi lavorare così, mi fate un po’ pena». Un aneddoto che ha anche una morale intrinseca: improvvisarsi nel mestiere di un altro, soprattutto se molto tecnico, può non essere una buona idea a meno che non ci sia un esperto che ti aiuta e ti spiega cosa fare.

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Ringraziamo le persone della Protezione Civile che ci hanno calorosamente accolto e supportato, ma anche i signori del bar accanto ed i vecchietti che passavano di lì per caso, che hanno fatto il tifo per noi durante tutta la giornata !

A presto!

Team Digital Marketing Tech Leroy Merlin Italia


[1] Tecnica nata nell’ambito dello sviluppo software con il metodo Agile, lo Scrum è estremamente semplice e potente per pianificare e consuntivare un ufficio o un gruppo di lavoro di qualsiasi dimensione e qualsiasi tipologia. Strumento visuale, condiviso ed estremamente flessibile, permette con facilità di visualizzare il carico di lavoro proprio e dei colleghi, di gestire in modo semplice emergenze, attività non pianificate e disturbi di varia natura. Si basa sul concetto di “capacità finita”, ossia sull’accettazione che il carico di lavoro gestibile dalle persone ha un tetto massimo, oggettivo e non superabile perché nel caso genererebbe

Bricolage del Cuore a Baranzate

E anche quest’anno si è concluso con tanto successo uno dei progetti del nostro Bricolage del Cuore

Ci troviamo sul territorio di Baranzate, un piccolo paese alle porte di Milano con la particolarità di essere il Paese più multietnico di Italia.

Il contesto in cui si trovano gli abitanti di Baranzate, come si può immaginare, è molto difficile e condizionato ogni giorno dalle problematiche legate alla convivenza di parecchie etnie in condizioni non sempre dignitose.

Il problema più grande è proprio l’integrazione.

La società sportiva del paese, L’associazione BARANZATESE CALCIO, in maniera autonoma e spontanea, aiuta i bambini del paese, ad integrarsi con il resto della comunità, semplicemente permettendogli di frequentare la struttura e di allenarsi e far parte di una squadra, gratuitamente o quasi, Vengono seguiti dagli istruttori e dove se ne presenta la necessità, anche da assistenti sociali.

In questo modo gli viene insegnato il significato di solidarietà e sostegno, stringendo rapporti con tutti gli altri bambini e genitori.

E qui entriamo in gioco noi…

Ho voluto proporre questo progetto per dare una mano concreta a pulire e imbiancare gli ambienti utilizzati dai bambini ovvero gli spogliatoi. Considerando che l’Associazione non riceve alcun sostegno economico, ho pensato che Leroy Merlin avrebbe potuto aiutare questi bambini dando loro una “seconda casa” più bella!

Il Bricolage si è svolto nel mese di luglio su 5 giorni lavorativi e l’esperienza è stata bellissima!

Abbiamo pulito e imbiancato 4 spogliatoi compresi i bagni e i locali docce.

È stato bello lavorare e pensare allo stupore dei bambini nel vedere i loro nuovi spogliatoi.

Colgo l’occasione per ringraziare tutti i colleghi che hanno scelto di partecipare a questo progetto. Siamo stati una grande squadra e abbiamo lavorato tutti insieme per regalare a questi bambini un sorriso. Tutto questo è stata la dimostrazione di quanto si può fare per far star meglio chi è meno fortunato di noi!

 

CSR e Community engagement: il progetto Bricolage del Cuore

Di Valentina Ricchiuti, Università degli Studi di Milano


DSCN0445 - CopiaPensare un’azienda come un soggetto che vive nel e con il territorio, consapevole delle sue azioni e delle sue responsabilità è un aspetto della gestione aziendale che mi ha sempre incuriosito.

Per questa ragione ho deciso di dedicare alla CSR, e in particolare al Community Engagement, ovvero al coinvolgimento delle comunità nei progetti aziendali, il lavoro della mia tesi magistrale.

Nello studio dei casi aziendali di successo relativi al coinvolgimento del territorio e alla collaborazione tra aziende e comunità, mi sono imbattuta inevitabilmente nel progetto realizzato da Leroy Merlin: Bricolage del Cuore.

Grazie ad un’intervista realizzata a Luca Pereno, CSR manager di Leroy Merlin, ho avuto la possibilità di coglierne tutte le potenzialità e gli aspetti peculiari.

Bricolage del Cuore è un progetto che accoglie a pieno l’idea di coinvolgimento. Riesce infatti a rendere partecipi sia i dipendenti aziendali, attraverso un programma di volontariato d’impresa, che il territorio e le comunità aiutandoli nella ristrutturazione e nella gestione degli ambienti.

Mettere a disposizione le proprie capacità, la propria professionalità e il proprio tempo rende i dipendenti più consapevoli dell’impegno sociale e delle potenzialità dell’azienda e aumenta il loro senso di appartenenza ad essa.

D’altro canto, le comunità riescono ad ottenere un aiuto concreto da Leroy Merlin che in questo modo da ad esse la possibilità di continuare le loro consuete attività.

La profonda collaborazione che viene innescata tra azienda, dipendenti e comunità rende questo progetto un esemplare caso di Community Engagement di successo.

Quel che contribuisce a rendere ancora più speciale questa iniziativa è la creazione di un’associazione non profit ad essa associata, che permette all’azienda di realizzare in autonomia i progetti di CSR e di coinvolgere soggetti anche esterni all’azienda.

Infine, grazie a tale progetto anche l’azienda raggiunge un’importante risultato.

Leroy Merlin riesce, infatti, nel suo intento più profondo, nella sua missione aziendale: concedere ad ogni persona il diritto di avere la propria casa ideale.

Leroy Merlin Curno torna a casa di Giuseppe

Di Arianna Todeschini, Leroy Merlin Curno


Ci eravamo lasciati, il mese scorso, con l‘intervento di pulizia fatto a casa del Signor Giuseppe e dei suoi amati animali.

Avevamo promesso a Lui e a noi stessi che saremmo tornati, senza lasciar passare troppo tempo, a trovarlo e a sistemare qualche altro piccolo pezzetto della sua casa: eccoci qua…

Martedì 19 giugno la nostra squadra “Bricolage del Cuore” ha caricato in auto tutti gli attrezzi del mestiere e, con l’unico pensiero in testa di dare una mano ad un signore di una tenerezza infinita, è partita alla volta delle case popolari di Curno.

Nei nostri propositi, sistemare l’ingresso dell’appartamento di Giuseppe, per permettergli di vivere in sicurezza e serenità la sua casa.

Aggiustati chiavistello e serratura della porta, Mirko si è dedicato ai coprifili. Come ultimo step, abbiamo rinnovato lo zerbino di ingresso.

Giuseppe? Eccolo…

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E’ vero, non abbiamo fatto chissà che, non abbiamo abbattuto muri, non abbiamo scardinato porte o rinnovato pavimenti, ma l’obbiettivo che ci eravamo fissati l’abbiamo raggiunto: aiutare Giuseppe e i suoi piccoli amici a godersi la propria casa in tranquillità ancora e ancora…

E noi, beh, noi siamo quelli fortunati perché abbiamo la possibilità, il lusso,  grazie al  nostro lavoro, di essere partecipi di un progetto che rallegra gli animi delle persone che ci circondano e regala un poco di speranza.

Il Balzo, la nostra esperienza di Bricolage del Cuore

Di Camilla Emanuela Pedrazzini Testona e Simona Orilia, Leroy Merlin Italia


Come descrivere il Bricolage del Cuore a chi non è di Leroy Merlin?
Come sintetizzare le emozioni della nostra giornata dedicata al volontariato?
La mezza giornata al Balzo la racconterei così: una bella mattina di giugno, finalmente con un sole convinto, insieme ad alcune care colleghe entriamo in una casa dove ci accolgono e ci raccontano la scelta di offrire una casa ad alcuni “ragazzi”. Valentina, la responsabile della Comunità,  sorride chiamandoli  “ragazzi” anche se hanno 40 anni… L’immagine che ci troviamo davanti è quella di persone che tornano a casa e trovano un ambiente accogliente, luminoso, un bel tavolo dove poter condividere pranzi e cene in allegria,  scambiandosi racconti ed esperienze, un balcone dove organizzare un barbecue o dove sedersi semplicemente per chiacchierare. Non ci troviamo semplicemente davanti a delle stanze: è qualcosa di più. È un luogo di vita e di storie.
Ed è questo che abbiamo potuto fare: contribuire a realizzare questo luogo di vita. Ed è forse la cosa più importante: essere a nostro modo partecipi di questa idea e di questa immagine.

Il “Balzo” del Bricolage del Cuore

Di Mariella Mulè, Assistente Amministratore Delegato Leroy Merlin Italia

Giovedì 7 giugno, con un motivatissimo gruppo di sette colleghi, ci siamo recati presso la Comunità il Balzo a Lachiarella per effettuare il nostro Bricolage del Cuore.
Il Balzo si occupa di bambini e adulti con disabilità attraverso la gestione di due centri socio educativi e due case (micro comunità) in cui vivono persone con disabilità che hanno intrapreso percorsi di vita autonoma. Il nostro piccolo aiuto ha permesso un abbellimento dei locali della Comunità attraverso la sistemazione degli spazi pubblici e la decorazione della struttura. Una bellissima esperienza che ci ha permesso di avvicinarci in punta di piedi a una realtà del nostro territorio.
Graditissimo il messaggio di Valentina, una delle Responsabili del Balzo:

“Questa sera sono stanca ma felice: grazie per il vostro lavoro e per essere stati così spassionati, appassionati, gentili e sorridenti!”

SOS Fai da Noi a Roma: si parte

Riparare una tapparella, sbloccare una porta, tagliare l’erba del giardino, e farlo gratuitamente per coloro che, come anziani o persone bisognose, da sole non riescono ad occuparsi di tutti i lavori di manutenzione della casa comunque necessari: è il nuovo progetto “Sos Fai da Noi” ideato da Leroy Merlin Italia e realizzato con l’Associazione Bricolage del Cuore.

Un progetto che nasce dalla consapevolezza che nelle città metropolitane manca ormai sempre più spesso una rete di relazioni dirette: una trasformazione dei rapporti sociali di cui a farne le spese sono spesso le persone più fragili che non hanno sufficienti risorse economiche per far fronte alle piccole incombenze della quotidianità o più semplicemente non sanno a chi rivolgersi per chiedere aiuto.

“SOS FAI DA NOI” vuole essere un investimento nelle relazioni e nel sentirsi parte attiva di una comunità nel rispetto dei principi di Leroy Merlin secondo i quali tutti hanno diritto alla dignità di una casa ideale.

L’impegno di Leroy Merlin, insieme alle Associazioni di quartiere e in collaborazione con i Comuni  che decidono di aderire al progetto è quello di instaurare una rete di volontari che abbiano “voglia di fare” e di mettersi a disposizione della comunità. I volontari sono individuati sia tra i dipendenti stessi di Leroy Merlin sia tra i semplici cittadini che vogliono mettersi a disposizione del bene comune offrendo a persone in difficoltà:

  • supporto micro-manutentivo domestico,
  • supporto per pratiche burocratiche e compilazione di documenti
  • supporto a famiglie e individui in condizioni di difficoltà per piccole necessità quotidiane come spesa, visite mediche e trasporti
  • socializzazione e informazione
  • consulenza e intervento su risparmio energetico.

Il progetto ha già preso il via a Roma, dove ha ottenuto il patrocinio del Municipio II di Roma Capitale, in partnership con l’Associazione Telefono D’Argento Onlus. Seguirà Torino, con il Patrocinio della  circoscrizione 6 e coinvolgerà progressivamente le città dove ha sede Leroy Merlin sul territorio nazionale.

Associazione Bricolage del Cuore: la magia del ricevere quando si dona

L’incanto che si crea intorno alla voglia di fare del bene e di dedicarsi agli altri è la caratteristica che meglio contraddistingue l’essere umano.

Come azienda impegnata nel sociale, non potevamo fare a meno di estendere il nostro cuore a tutti, non solo dedicandoci al cento percento nei progetti socialmente utili, ma soprattutto nel coinvolgere chi ha voglia di fare del bene assieme a noi.

Perché come vi racconta Stefania Olivieri, spesso riceve di più chi sta donando se stesso, rispetto a chi sta ricevendo.

È così che a seguito della nascita dell’Associazione Bricolage del Cuore del 4 ottobre 2017, si è creata la possibilità di fare del bene, secondo i propri mezzi. Proprio come ci racconta Stefania in questa testimonianza.

Una casa per una piena autonomia

Il CAM ha ideato un progetto di alloggio temporaneo per giovani lavoratori che hanno terminato l’esperienza di ospitalità in famiglia  (Bed & Breakfast Protetto), in comunità d’accoglienza o in affido, ma che incontrano difficoltà a realizzare l’obiettivo finale di una piena autonomia.  Si tratta di giovani che non solo si scontrano con le difficili condizioni del  mercato del lavoro dovute alla crisi economica degli ultimi anni ma che, a causa delle loro particolari condizioni di fragilità, necessitano di un ulteriore accompagnamento.

Per questo motivo il CAM ritiene necessario offrire loro un alloggio “semiprotetto” dove i ragazzi, a fronte di un affitto simbolico e della copertura delle spese correnti (utenze acqua, gas, luce) e sotto la supervisione di un educatore e della équipe multidisciplinare (psicologa, assistente sociale, mediatrice e volontaria), possono sperimentare, per un periodo massimo di due anni, la gestione di una casa in tutti i suoi aspetti: convivenza con i coetanei, organizzazione, pulizia, gestione entrate e uscite, consolidando nel frattempo la loro situazione lavorativa e creando un risparmio per far fronte successivamente all’affitto di una casa a prezzi di mercato.

Il CAM è stato aiutato nella realizzazione di questo progetto da Ferrovie Nord che ha assegnato in comodato d’uso gratuito una stazione ferroviaria dismessa di una zona periferica di Milano. L’edificio, adeguatamente ristrutturato, è stato trasformato in un appartamento abitabile, idoneo per l’ospitalità di 4 ragazzi.

L’intervento dei Volontari Bricolage del Cuore permetterà la sistemazione dell’area esterna e del piano terra che il CAM utilizzerà come sala riunioni e laboratorio.